“Evento si, evento, evento si, evento no, …” così recita uno startupper strappando i petali di una margherita dinanzi alla scelta se partecipare o meno a un evento. Immagine surreale che riflette molto la realtà. Vediamo perché..
Da quasi circa un anno si sono moltiplicati in tutta Italia gli eventi dedicati al mondo startup: workshop, conferenze, tavole rotonde, startup contest e aperitivi social. Occasioni per apprendere nuovi modelli, intercettare trend di mercato, conoscere investitori, trovare collaboratori, testare la propria idea, relazionarsi con i primi potenziali clienti. Un evento è il “campo di battaglia” per ampliare le proprie connessioni lavorative e raggiungere le cerchie di interessati che possono aiutarci a raggiungere gli obiettivi di business. Considerate le numerose opportunità offerte, non partecipare è pura follia! Così ogni startupper provvede a redigere un vero e proprio piano di attacco cercando di incastrare i vari appuntamenti nella propria agenda, a volte disperandosi non potendo disporre del dono dell’ubiquità. Ma è giusto o sbagliato?
Molto spesso si dibatte sulla reale convenienza e sui benefici nel partecipare agli eventi proposti dall’ecosistema startup. Il dubbio che fa riflettere la maggior parte degli startupper ruota intorno a un semplice quesito: concentrarsi sullo sviluppo del prodotto o fare networking? Se ho il prodotto, ma non i contatti, non riuscirò mai a farmi conoscere nel mercato. Se, viceversa, ho i contatti, ma non il prodotto, sul mercato non andrò mai. Dunque, product (o service) oriented oppure public relation oriented? Non esiste una risposta univoca.
Come sempre il giusto è nel mezzo. Se da una parte lo sviluppo del prodotto o servizio rappresenta il punto di partenza per dare vita alla propria startup, dall’altra relazionarsi con l’esterno è l’attività principale per accelerare il processo di crescita della stessa. L’approccio Lean Startup, ideato da Eric Ries, suggerisce di lavorare a un minimum viable product (MVP), prodotto con le minime caratteristiche ma pronto a essere testato dagli utenti, e poi – con il tempo – migliorarlo in base all’evoluzione del mercato e ai feedback ricevuti. Le relazioni sono la base per alleanze strategiche, opportunità di partnership e per la condivisione di informazioni utili a creare nuove iniziative più velocemente, profittevolmente e con meno rischi. Il business è networking. Tutto ruota intorno alla rete di contatti che si crea. Ma come ogni attività strategica, questo richiede del tempo, sottratto ovviamente all’operatività.
La scelta di puntare su un team eterogeneo potrebbe essere una soluzione interessante per garantire quella flessibilità necessaria per portare avanti un progetto di startup e lavorare in parallelo su entrambe le attività. La partecipazione agli eventi è dunque “decretata” dal topic dell’evento stesso: ognuno segue gli appuntamenti in base al proprio ambito di competenza e ai propri interessi. In tal modo tutti i membri del team sono coinvolti costantemente nell’ecosistema: la startup non rispecchia l’identità del solo founder, ma dell’intero team.
Nel caso in cui siate ancora alla ricerca delle “anime gemelle” con cui condividere la propria idea di startup, di seguito alcuni consigli pratici per ottimizzare il proprio tempo e le risorse a disposizione.
- Selezionate gli appuntamenti giusti. Nella miriade di eventi organizzati fare una scrematura diventa indispensabile. Individuate i convegni che trattano dei temi core della vostra startup. La probabilità di incontrare persone più affini e in linea con i vostri obiettivi professionali aumenta notevolmente. Molti eventi, purtroppo, sono vetrine per mettere in luce altri interessi lontani dal mondo startup. Informatevi sempre sui temi trattati. Se troppo generici, rinunciate.
- Presentatevi preparati. Un evento è un’opportunità per conoscere nuove persone. Informatevi sui partecipanti, relatori e organizzatori, portate con voi biglietti da visita (che siano originali!) e blocco per gli appunti o iPad, abbiate cura del dress-code, siate curiosi ma non invadenti e ascoltate. Ricordatevi: non c’è una seconda occasione per fare una buona prima impressione.
- Presenziate i social media. Gli strumenti social sono un tema chiave per la propria web reputation e, di conseguenza, per il posizionamento strategico della vostra startup. Monitorate la rete, partecipate alle discussioni sui gruppi di LinkedIn, seguite persone che condividono i vostri stessi interessi su Twitter, aprite un blog. In sintesi: fate in modo che la gente vi noti.
- Abbiate cura dei vostri contatti. Sia nel caso di vecchi che nuovi contatti, coltivate le relazioni instaurate nel tempo. Ad esempio, dopo un evento ricordatevi di inviare una mail al contatto appena conosciuto oppure aggiungetelo su LinkedIn inserendo un messaggio di ringraziamento per lo scambio di contatti con riferimento all’evento.
Infine, vi consiglio il libro “Teniamoci in contatto” (The Startup of you) di Reid Hoffman, founder di LinkedIn. Un ottimo investimento per comprendere il business networking. Stanno nascendo tantissimi eventi e opportunità per la nostra Italia. Non perdiamocele. “Accendi il cervello. Le nuove idee nascono guardando le cose, parlando alla gente, sperimentando, facendo domande e andando fuori dall’ufficio!”. (cit. Steve Jobs).
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