Bene… quella persona devi diventare tu.
L’energia e la forza hanno un potere enorme: creano.
La forza, nelle sue mille manifestazioni – fisica, mentale, progettuale – genera.
Può creare un mondo migliore. Così come la sua assenza uccide.
Un corpo morto è privo di forza. Un corpo ammalato ha poca forza. Un corpo pieno di forza può alzare un masso. Un corpo pieno di forza assieme ad una mente lucida e concentrata possono vincere le sfide più incredibili.
Quando entri in palestra o nel campo, che tu pratichi pallavolo, calcio, karate, kickboxing, davvero non importa cosa… ricorda sempre che stai andando a lavorare sul tuo corpo o sulla tua mente, per potenziarle, giorno dopo giorno, sino ad arrivare a toccare il cielo. Pensaci mentre compi il passo che separa il “fuori” dal “dentro”. Intendo proprio fisicamente. Considera quel territorio come un luogo sacro e ti ripagherà.
Pensaci mentre ti stai cambiando, o mentre indossi la tua divisa da allenamento. Se acuisci la tua percezione, sentirai lo stesso flusso di coscienza che provavano i guerrieri prima di una battaglia. E’ un rito ancestrale. E’ un omaggio alla forza e alla luce contro il male e il buio. Non a caso, un grande scrittore e pensatore (Coelho) ha chiamato le persone dotate di forza fisica e mentale “Guerrieri di Luce”.
Il “guerriero della luce”, un’entità latente presente in tutti gli uomini, che si risveglia in noi quando vogliamo perseguire un sogno e comprendere il miracolo della vita.
Il “Manuale del guerriero della luce” è un libro di Paulo Coelho. Il volume, ad eccezione del prologo e dell’epilogo, è una raccolta di testi e include proverbi e pensieri criptici, estratti dal Tao Te Ching di Laozi e da Chuang Tzu, dalla Bibbia, dal Talmud e altre varie fonti ed è scritto sotto forma di brevi enunciati filosofici, che toccano direttamente l’essenza spirituale di chi persegue una causa o combatte. “Un guerriero della luce pensa contemporaneamente alla guerra e alla pace”.
Allora ti rendi conto che non stai solo giocando a picchiare un sacco, o fare un kata, o colpire un pallone a pallavolo, a calcio. Stai coltivando il tuo essere supremo, la tua luce interiore. Se lo capisci, tutto cambia.
L’energia personale trasuda da persone minute come Madre Teresa di Calcutta, così come da atleti fisicamente potenti che trovano lo spirito per salire sul ring, resistere a colpi massacranti e controbattere.
La troviamo in chi si dedica agli altri, a ricercare, ad esplorare l’universo o la mente. La troviamo in chi si impegna nell’aiutare gli altri.
Ogni giorno in cui ci dedichiamo energie alla nostra crescita spirituale, fisica, mentale, è un omaggio alla vita. La nostra forza aumenta.
E ogni volta che ne facciamo buon uso, qualcuno in cielo ringrazia.
Anche una pianta o un insetto sono immersi in questo viaggio chiamato vita, ma, a differenza di noi, non possono riflettere su di sé o sul senso da dare al viaggio. Se sia meglio o peggio per loro, non lo sappiamo. Ci sono pro e contro. Per quanto mi riguarda, dato che questa occasione che mi viene data una sola volta, voglio sfruttarla. E so che per lottare serve forza, quantomeno, forza di spirito.
Se ci è data una “possibilità” di farlo, non la dobbiamo sprecare.
È una possibilità che non tutti sfruttano: sviluppare piena autocoscienza su chi sei, chiedersi che significato ha il tuo esistere. Che valore hanno le tue azioni. Giorno dopo giorno.
In altre parole, la volontà di dare senso al tuo viaggio.
Per rendere positivo il viaggio ci sono tante cose da imparare. Alcune facili, alcune difficili. Credo sia bene imparare partendo dalle piccole cose.
Ad esempio, alzarsi la mattina. Alzarsi e sentire la “sacralità” del fatto di essere vivi non è solo un vago sentimento, ma è una competenza – una precisa competenza o abilità mentale- qualcosa che quindi possiamo apprendere, possiamo sviluppare. Anche solo questa micro-competenza ci offre la grande possibilità di dare un “colore” del tutto particolare all’inizio di un giorno, vada come vada il resto della giornata. E se applichiamo questo atteggiamento all’intera vita, ne potranno emergere grandi cose.
Il gesto quotidiano dell’alzarsi con il quale iniziamo a rendere omaggio ad un viaggio che a noi è stato permesso, e a tanti è stato negato.
Di questo omaggio, la vita, dobbiamo essere fieri.
Quando passi dal fuori al dentro, e persino mentre ti avvicini al campo o alla palestra o al tuo Dojo, rifletti su questo. Senti la sacralità di ogni tuo passo, di ogni tuo respiro, di ogni tuo movimento.
Sai che non sei li solo per giocare. Sai che stai seguendo la tua “via” dove apprendi a migliorarti e potenziarti. Poi, dirigi la tua potenza verso fini positivi e per migliorare il mondo e aiutare cause giuste.
Per diventare guerrieri di luce, non serve altro.
Di: dott. Daniele Trevisani – Mental Trainer & Coach –
Facebook address https://www.facebook.com/humanpotentialcoaching – Sito personale www.studiotrevisani.it
Note articolo:
© Articolo elaborato dall’autore, con modifiche, dai volumi di Daniele Trevisani “Personal Energy” www.studiotrevisani.it/hpm3 e “Il Potenziale Umano” www.studiotrevisani.it/hpm2 – Franco Angeli editore, Milano
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1 commento:
Bellissimo, ispirante articolo. Complimenti. Mi sono permesso di condividerlo nel mio blog (ovviamente citando la fonte). Grazie!
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