Un romanzo duro e commovente che attraversa fatti storici a noi vicini, la guerra nella ex Yugoslavia e l'assedio di Sarajevo, ma lontani nella capacità di coglierne tutta la brutalità e i controsensi. La Mazzantini è bravissima, molto documentata sui fatti accaduti, è riuscita a scrivere, tra l'altro in modo stupendo, un romanzo ricco fino alla fine di colpi di scena con intrecci di storie incredibili che rivelano una mente ed una capacità incredibile. Non mi vergogno a confessare che mi sono commosso e ho pianto in molti punti. Ho letto molto su quella guerra e lei riesce a trasferire bene al lettore le situazioni, i sentimenti e le emozioni. Brava comunque in tutto il romanzo nella descrizione delle diverse situazioni e dei profili dei personaggi. Buon sangue non mente, avevo già letto i libri di suo padre (il primo fu "A cercar la bella morte"), ma la figlia Margaret è veramente straordinaria.
Consiglio assolutamente la lettura.
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