Una palestra aziendale. Vacanze studio all'estero per i figli dei dipendenti. Bonus per l'acquisto e l'accesso a servizi in strutture e negozi convenzionati. E un accordo integrativo che è valso il Premio etica e impresa nella categoria Responsabilità sociale. Dietro al 28esimo posto raggiunto da Elica nella classifica europea 2010 delle migliori aziende in cui lavorare stilata ogni anno da Great Place to Work, e pubblicata di recente, c'è innanzitutto un saldo legame di fiducia fra vertici e collaboratori che ha saputo reggere anche durante i mesi difficili della crisi appena passata.
La società marchigiana specializzata nella produzione di cappe conta oggi 8 stabilimenti produttivi, di cui tre all'estero, per un totale di oltre duemila dipendenti, 1.200 dei quali in Italia. Con sede a Fabriano, per il terzo anno consecutivo è l'unica azienda al 100% made in Italy della classifica guidata dalle 15 divisioni europee di Microsoft su un totale di 1.300 imprese di 17 Paesi europei.
«Le persone che lavorano per noi sono il vero capitale della società - ha commentato Francesco Casoli, presidente esecutivo del gruppo -. E su questo presupposto sono stati basati gli investimenti fatti nel corso degli anni a favore dei dipendenti e della loro qualità di vita, dentro e fuori l'azienda». Nonostante abbia risentito del difficile momento determinato dalla crisi mondiale, Elica non solo ha continuato a investire sulle persone, ma ha anche aumentato le risorse destinate alle iniziative per chi lavora in azienda.
Da alcuni anni, ogni estate, vengono organizzate vacanze studio all'estero per i figli dei dipendenti per l'apprendimento della lingua inglese, sono previsti bonus per l'acquisto di beni e l'accesso a servizi tramite una card da utilizzare in strutture e negozi convenzionati. Inoltre è stato siglato un accordo integrativo che si caratterizza come un sistema di welfare giudicato particolarmente innovativo e per cui nel 2009 il gruppo ha ricevuto il Premio etica e impresa. «Siamo un'azienda, non una famiglia - ha chiarito il presidente esecutivo del gruppo Francesco Casoli - ma manteniamo alcuni valori per noi importanti».
I tre anni consecutivi sul primo gradino del podio nella classifica italiana non sono stati tuttavia sufficienti a mettere al riparo Elica dalle ripercussioni della crisi, che ha picchiato duro anche su un territorio come il comprensorio di Fabriano un tempo considerato un'isola felice: «Da Merloni in giù - ricorda Andrea Cocco, segretario provinciale della Fim Cisl di Ancona - ovunque la cassaintegrazione si è fatta sentire. La maggior parte dei dipendenti Elica lavora per sei ore al giorno, mentre altre due sono di Cigs».
«Come tutti - ammette Marco Scippa, direttore Hr del gruppo - ci siamo trovati con cali della domanda di oltre 25 punti percentuali e siamo stati costretti a fare mobilità. Ma ci abbiamo messo direttamente la faccia, e questo ha pagato».
Oltre al normale Face to face bimestrale, uno spazio dedicato cioè alla comunicazione diretta fra dipendenti e vertici, Casoli e Scippa hanno organizzato un road show per spiegare direttamente ai lavoratori le contromisure che l'azienda aveva deciso di adottare per difendersi dalla congiuntura: «Abbiamo cercato di spiegare la situazione - prosegue Scippa -, abbiamo cercato di spiegare che eravamo costretti a fare alcuni sacrifici, ma che saremmo rimasti vicino a chi sarebbe stato coinvolto dalla mobilità. Oggi la caduta libera si è arrestata, e stiamo facendo il possibile per fare pesare il meno possibile sui dipendenti le difficoltà di questa lenta ripresa. Il risultato è che fino a oggi non abbiamo avuto una sola ora di sciopero».
Per favorire il miglior rapporto possibile tra dipendenti e il luogo di lavoro, Elica ha investito anche sull'allestimento degli uffici. La ristrutturazione del "quartier generale" di Fabriano, con l'utilizzo dello spazio che fu del primo sito produttivo, successivamente adibito a magazzino, è stata colta come occasione di miglioramento non solo in termini di ottimizzazione dell'organizzazione del lavoro, ma anche della comunicabilità. «Essere fra le migliori 50 aziende europee – conclude Scippa - ci riempie di orgoglio e ci spinge a un continuo miglioramento».
Massimiliano Del Barba
1.300 Le imprese in concorso
Ogni anno la società di consulenza Great Place to Work invita le aziende di 17 paesi europei a confrontarsi sul tema delle politiche dedicate alle risorse umane
28° La prima italiana
La prima azienda 100% made in Italy a posizionarsi nella graduatoria è stata per il terzo anno consecutivo il gruppo Elica di Fabriano
8 Gli stabilimenti produttivi
Il Gruppo Elica oggi è composto da cinque stabilimenti in Italia, quattro dei quali in provincia di Ancona, e tre siti produttivi all'estero.
17% Il mercato
Il gruppo Elica detiene una quota di mercato nel settore delle cappe per cucine pari al 17% a livello mondiale e del 41% a livello europeo
-11% Il fatturato
Nel 2009 il fatturato del gruppo riconducibile al mercato europeo ha subìto un decremento dell'11%, -31% invece sul mercato americano e -11% nel resto del mondo
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