Flavia Pennetta è la prima tennista italiana a raggiungere la decima posizione del ranking mondiale, e davanti alla folla di New York che la acclamava ha voluto ringraziare per l'omaggio ricevuto dal pubblico newyorkese, tutto con lei: "Con un pubblico così si può arrivare ovunque, questa sera la gente mi ha aiutata tanto" ha ammesso, consapevole di essere stata a un millimetro dalla sconfitta. Ma ha trovato la forza nervosa di annullare ben sei match point. E - aggiudicandosi al tie break il secondo set 7-6 (8-6) - ha di fatto vinto la partita, perché l'avversaria ha ceduto sul piano nervoso: ha cominciato a piangere, a prendere a pugni le sue ginocchia fasciate, a protestare con l'arbitro, e il risultato di tutto questo è stato che ha perso il set per 6-0."Per me essere tra le prime dieci al mondo è un sogno diventato realtà - ha detto Flavia Pennetta - ma so che devo e posso ancora migliorare. Per esempio devo migliorare il mio servizio, E abituarmi a stare sempre concentrata sull'obiettivo. A questi livelli tutto può cambiare molto in fretta".
Flavia dimostra che con chiarezza di obiettivi, impegno (allenamento), concentrazione, volontà e detreminazione si possono raggiungere traguardi importanti. E anche il nostro tennis si può esprimere a grandi livelli. Occorre imparare a sacrificarsi.
E dopo la scherma e il nuoto, anche nel tennis è una donna che dimostra - in uno sport singolarista - di avere la forza per superare le prove più importanti.
Ancora brava.
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