Sotto la pioggia ti fa sentire la fisicità, la presenza del corpo, ti dà senso di libertà.
In piano ti aiuta a far chiarezza.
Nella nebbia ti puoi perdere, non lasci tracce, quando sei in crisi aiuta l'introspezione.
Quando c'è vento e si sente la resistenza del corpo, mi ricorda il tempo che scorre.
Nell'acqua dove i piedi non mutano il corso dell'acqua, ti aiuta a riflettere sulle cose.
All'alba: è l'incantesimo delle cose che iniziano, l'intelletto si sveglia, un rito iniziatico per una buona giornata.
Con il sole che scalda e ti confonde, ti senti un pò smarrito, strano, ti trascini, la durezza della vita.
Durante il tramonto, il sole sta morendo al Nadir. E' il momento del dubbio, della riflessione su ciò che è stato, su ciò che si è fatto. La malinconia del giorno che finisce ti pervade.
Alla notte, insonnia, all'erta totale dei sensi, l'interiorità esce nell'oscurità e tu puoi percepirla diffusamente.
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