Gaetano, Massimiliano, Massimo e Sergio sono i quattro soci della pizzeria Cadò in via Case di Dozza ad Imola, lavorano tutti nel locale e portano avanti la tradizione dell'ottima pizza che si poteva mangiare un tempo alla pizzeria Lanterna - per tutti gli imolesi più famosa come "nanetti" - locale molto frequentato da generazioni di concittadini. Nel 2004 decisero di aprire un locale tutto loro con l'obiettivo di mantenere la qualità del prodotto "pizza" di cui detenevano la "conoscenza", allargando contemporaneamente l'offerta con un menù più orientato alla ristorazione classica. Alla prova dei fatti e del palato, l'operazione appare ben riuscita e lo spirito che li ha animati nell'affrontare questa nuova sfida si nota già nell'architettura del locale, una vecchia rimessa pensata e arredata in modo molto moderno dal "sapore" un pò newyorkese. Ottima la classica margherita, ma anche le altre pizze, oltre al "nutriente" calzone - anche questo di antica memoria - con uova e prosciutto cotto. Segnalo alcuni menù con ottimo rapporto qualità/prezzo quali la paella o il pranzo completo a base di pesce - su prenotazione - anche troppo abbondante. In alcuni giornate può capitare che vi vengano offerti dei "fuori menù" particolari creati dalla fantasia dello chef in cucina, ricordo in inverno un ottimo piatto di cinghiale o una pasta particolare. La novità degli ultimi tempi è costituita dalla proposta di alcuni piatti della cucina molisana: ho avuto il piacere di assaggiare i "cavatelli", che non si trovano solo in Molise in verità, una pasta di grano duro che appare come un incrocio tra uno strozzaprete e un bucatino corto, condita con sugo mediterraneo, a base di pomodori freschi, arricchita con noce moscata, pepe, cozze e vongole. Vi consiglio di provare questi cavatelli, le porzioni sono generose e risultano molto appetitosi. Pubblicato su L'informazione-Il Domani di domenica 17 maggio 2009
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