"50g cipolla, 1l acqua. Bollire x 7'-mixaraffreddare-guarnire con menta-burrata-caviale-RHCP(pepper)", bastano i 140 caratteri di un sms del cellulare e via, lo chef ti manda la ricetta di un piatto prelibato. Alla faccia dello slow food o della riscoperta dei valori della lentezza a tavola, oggi sta prendendo piede la moda ispirata dal formato "Twitter" (letteralmente cinguettio), un sistema di microblogging che sta spopolando nel mondo, paradigma di un modo di essere, dire e pensare che si basa sulla sintesi. In Italia questo sistema non è ancora così pervasivo, ma noi ci difendiamo comunque con il grande numero di cellulari e l'uso massivo degli sms. In un mondo che va sempre più veloce tutto diventa rapido e deve essere alla portata di "un click". Il fenomeno nato prima on-line (su internet per intenderci) è migrato anche sulla tecnologia dei messaggini dove i consigli degli chef si sono trasformate - per chiare esigenze di spazio - in micro ricette. Naturalmente è stato il mondo anglosassone ad iniziare e la lingua inglese è favorita in ciò dall'utilizzo di segni convenzionali, in italiano è difficile essere sintetici e così le ricette possono apparire formule industriali: "Olio colatura di alici pomodorini e basilico per strozzapreti frullare squacquerone latte e peperoncino stenderlo alla base sedano crudo"; così - ad esempio - Massimo Bottura de La Francescana di Modena oppure Uliassi da Senigallia: "Crudo di rossetti: in piatto 40gr di rossetti, 3gr di rossa tropea tritata com 1/2cucchiaino di aceto rosso,olio di raggia" e ancora Anthony Genovese, Il Pagliaccio a Roma: "Risotto di Torrone salato Preparate un risotto con burro e parmigiano,tritare noci mandorle e pistacchi e aggiungerli a fine cottura". In America hanno addirittura già pubblicato una libro di ricette da 140 caratteri, disponibile rigorosamente in formato elettronico, a 21,40 dollari. Chi non è un minimo tecnologico rischia di non partecipare... al banchetto.
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