Grameen Bank, l'istituto che pratica il microcredito fondato nel 1977 dal premio Nobel per la Pace Muhammad Yunus e diffuso oggi in 57 Paesi, sbarcherà presto anche in Italia, in collaborazione con Unicredit e l'Università di Bologna. Lo ha annunciato lo stesso Yunus, nel corso di un incontro pubblico con il presidente della Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti, davanti a una attenta ed entusiasta platea di giovani e studenti, accorsi per ascoltare il rivoluzionario 'banchiere dei poveri'. L'esperienza del microcredito, che eroga prestiti senza garanzie ai più poveri per permettere loro di avviare micro attività, approda così anche in Italia, dopo aver preso il via già in altri Paesi industrializzati, come Stati Uniti ("in una zona povera del Queens, con risultati eccellenti", ha spiegato Yunus) e Spagna. "L'iniziativa è in stato avanzato, siamo alle fasi finali degli accordi - ha spiegato il professore di economia natio del Bangladesh - collaboreremo con Unicredit e con l'Università di Bologna e, assieme a Grameen Trust, riusciremo a mettere assieme il progetto e far partire Grameen in Italia". Sulla possibilità di coinvolgere nell'iniziativa anche altri istituti, Guzzetti ha affermato che "più banche danno una mano e meglio è", auspicando che anche Intesa Sanpaolo, di cui la Fondazione è azionista, possa prenderne parte. L'auspicio è che il progetto possa prendere il via entro l'anno. "Non sarebbe proprio una vera banca ma un organizzazione di prestito, una Ong senza una licenza bancaria", ha spiegato Yunus. "Sarà un progetto che porterà credito a quelle persone che non possono averlo dalle banche tradizionali, se non dagli usurai e dagli strozzini. Ci rivolgeremo a queste persone dando denaro a tassi di interesse molto bassi per garantire loro la possibilità di avere un lavoro indipendente, autogestito". Oggi la Grameen Bank (la banca del villaggio) eroga prestiti a oltre 7,6 milioni di persone, il 97% delle quali sono donne, in 83.566 villaggi del Bangladesh. Yunus è in tour in questi giorni in Italia per promuovere il suo progetto di business sociale, che possa coinvolgere fondazioni, banche, imprese e multinazionali. Con il libro "Il banchiere dei poveri' ha raccontato la storia straordinaria della nascita della Grameen Bank e del sistema del microcredito. Oggi Yunus è pronto per una nuova sfida: proporre quell'esperienza come un modello per riuscire a estirpare la piaga della povertà. "E' tempo che la nuova idea del business sociale guidi la prossima grande trasformazione del mondo - ha spiegato Yunus, presentando il nuovo libro 'Un mondo senza povertà' - La sfida si può vincere con lo sviluppo e la diffusione del business sociale, un nuovo tipo di attività economica che ha di mira la realizzazzione di obiettivi sociali e non la massimizzazione del profitto. Non elemosina nè aiuti pubblici a pioggia bensì una forma di iniziativa economica capace di attivare le dinamiche migliori del libero mercato conciliandole con l'aspirazione a un mondo più umano e giusto".
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