Ritengo il Maestro di Cucina nonché titolare, Renzo Depellegrin, una persona che ha trasferito tutta la sua esperienza e conoscenza sia nei piatti che prepara, sia nell'ambiente in cui ti accoglie. L’amore profondo che nutre per quest’arte si coglie molto bene quando si inizia a parlare con lui di cibo. Nel tempo mi sono accorto come sia un uomo sempre attento ai cambiamenti del gusto e delle abitudini della società, tanto da adattare il suo modo di fare cucina a questi mutamenti. Proveniente dall'esperienza dell'ex Palazzo Tesorieri, sempre in Bagnacavallo, nel 2003 ha scelto di continuare il suo lavoro nella sede attuale: un granaio ristrutturato di un antico palazzo nobiliare del '700. Il ristorante si affaccia su un orto botanico – il giardino dei semplici – molto curato, grazie anche alla grande attenzione dell'Amministrazione Comunale per la cura della città in generale, e che, soprattutto in estate, regala tutta l'atmosfera di tranquillità e serenità tipica di questi luoghi.
Depellegrin, nonostante sia un veneto, è fortemente radicato in questa terra di Romagna e la passione per la ricerca storica legata alla gastronomia si evince nella sua cucina che propone. Accanto alle proposte tradizionali che spaziano dalle nostre minestre tipiche alla grigliata tipica romagnola, affianca una sapiente cucina innovativa che mantiene sempre un sottile legame con il territorio grazie al sapiente utilizzo di prodotti locali. Così si spiegano i Passatelli in fonduta con tartufo nero, i Garganelli S.Daniele o gli Gnocchi di patata con guanciale e porro su carbonara leggera. L’attenzione verso le mutate richieste della clientela hanno portato Il Giardino dei Semplici ad allargare al proposta gastronomica anche al pesce. Anche se questa è “una terra di mezzo” schiacciata tra gli Appennini e il mare, dove fino a quindici anni fa non si parlava di menù ittici nei locali, oggi appunto la situazione è cambiata e il cliente vuole trovare il pesce anche senza spostarsi fino in riviera. Con il pesce stessa strategia: una serie limitata di proposte mirate e sfiziose come il cous cous con gamberi e pesci alla mediterranea, gli spaghetti al granchio con peperoni o ancora il millefoglie di salmone con patate alle erbe del giardino, naturalmente dei semplici. Per gli “amanti” anche della quantità – leggi golosi - voglio rassicurarli che i piatti sono sempre generosi, ma mai a scapito della qualità.
Comunque tutta la proposta alla carta di Depellegrin ha un unico filo conduttore, è calibrata, attenta, misurata e vivace in quanto cambia con una certa frequenza seguendo la stagionalità. Non vi troverete mai di fronte un menù con una quantità enorme di voci, al contrario avrete un’offerta semplice, ma interessante, con qualche consiglio sulla proposta del giorno.
Per ciò che riguarda la proposta dei cibi vorrei evidenziare come i dolci mantengano alta la valutazione sulla qualità. Consiglio vivamente i soufflé e gli sformati, ma anche nella cucina del freddo troverete gustose proposte.
Il Giardino dei Semplici è fornito anche di un’ottima cantina in cui i cultori potranno trovare soddisfazione e divertimento accompagnando “sapientemente” i cibi con il nettare degli dei oppure facendosi consigliare, provando magari il locale “Burson” o affidandosi ad etichette più conosciute.
Il locale lo trovo gradevole, accogliente, con quell’aria di familiarità che si conviene a questi luoghi, mantenendo però una certa eleganza data dalla semplicità. Ancora una volta la tradizione romagnola si sposa con tocchi di innovazione e creatività, ad esempio i lampadari creati dallo stesso Depellegrin. In primavera-estate si può godere di un pergolato esterno che vi offre alla vista l’orto botanico e il giardino racchiuso dalle antiche mura della casa nobiliare.
Se dovessi muovere un appunto al locale lo individuerei nella mancanza di una “zona di ingresso”, appena si entra si è già in qualche modo in sala, ma comprendo anche che la logistica del locale non offriva forse grandi opportunità e naturalmente è voler in qualche modo “spaccare il capello in quattro”.
In ultimo il rapporto prezzo-qualità lo trovo adeguato alla proposta e quindi consiglio vivamente il viaggio.
Depellegrin, nonostante sia un veneto, è fortemente radicato in questa terra di Romagna e la passione per la ricerca storica legata alla gastronomia si evince nella sua cucina che propone. Accanto alle proposte tradizionali che spaziano dalle nostre minestre tipiche alla grigliata tipica romagnola, affianca una sapiente cucina innovativa che mantiene sempre un sottile legame con il territorio grazie al sapiente utilizzo di prodotti locali. Così si spiegano i Passatelli in fonduta con tartufo nero, i Garganelli S.Daniele o gli Gnocchi di patata con guanciale e porro su carbonara leggera. L’attenzione verso le mutate richieste della clientela hanno portato Il Giardino dei Semplici ad allargare al proposta gastronomica anche al pesce. Anche se questa è “una terra di mezzo” schiacciata tra gli Appennini e il mare, dove fino a quindici anni fa non si parlava di menù ittici nei locali, oggi appunto la situazione è cambiata e il cliente vuole trovare il pesce anche senza spostarsi fino in riviera. Con il pesce stessa strategia: una serie limitata di proposte mirate e sfiziose come il cous cous con gamberi e pesci alla mediterranea, gli spaghetti al granchio con peperoni o ancora il millefoglie di salmone con patate alle erbe del giardino, naturalmente dei semplici. Per gli “amanti” anche della quantità – leggi golosi - voglio rassicurarli che i piatti sono sempre generosi, ma mai a scapito della qualità.
Comunque tutta la proposta alla carta di Depellegrin ha un unico filo conduttore, è calibrata, attenta, misurata e vivace in quanto cambia con una certa frequenza seguendo la stagionalità. Non vi troverete mai di fronte un menù con una quantità enorme di voci, al contrario avrete un’offerta semplice, ma interessante, con qualche consiglio sulla proposta del giorno.
Per ciò che riguarda la proposta dei cibi vorrei evidenziare come i dolci mantengano alta la valutazione sulla qualità. Consiglio vivamente i soufflé e gli sformati, ma anche nella cucina del freddo troverete gustose proposte.
Il Giardino dei Semplici è fornito anche di un’ottima cantina in cui i cultori potranno trovare soddisfazione e divertimento accompagnando “sapientemente” i cibi con il nettare degli dei oppure facendosi consigliare, provando magari il locale “Burson” o affidandosi ad etichette più conosciute.
Il locale lo trovo gradevole, accogliente, con quell’aria di familiarità che si conviene a questi luoghi, mantenendo però una certa eleganza data dalla semplicità. Ancora una volta la tradizione romagnola si sposa con tocchi di innovazione e creatività, ad esempio i lampadari creati dallo stesso Depellegrin. In primavera-estate si può godere di un pergolato esterno che vi offre alla vista l’orto botanico e il giardino racchiuso dalle antiche mura della casa nobiliare.
Se dovessi muovere un appunto al locale lo individuerei nella mancanza di una “zona di ingresso”, appena si entra si è già in qualche modo in sala, ma comprendo anche che la logistica del locale non offriva forse grandi opportunità e naturalmente è voler in qualche modo “spaccare il capello in quattro”.
In ultimo il rapporto prezzo-qualità lo trovo adeguato alla proposta e quindi consiglio vivamente il viaggio.
Ristorante Il Giardino dei Semplici - Via Manzoni, 27 - 48012 - Bagnacavallo (RA) Italia
Tel. 0545.61156 - Chiuso giovedì
Tel. 0545.61156 - Chiuso giovedì
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