Mi rendo conto che nella vita di una persona le due emozioni più futili sono il senso di colpa e l'inquietudine che genera insicurezza. Sono due emozioni che ti fanno "sprecare" tempo nel presente, che è ciò che bisogna vivere.
I sensi di colpa normalmente ti paralizzano, dissipano energia emozionale per il nulla, per ciò che abbiamo già fatto, per una scelta che è già stata; così finiamo per non gustarci la vita che viviamo al presente. Quante persone ci "usano" facendo leva sul nostro senso di colpa ? Ci sentiamo di aver danneggiato o deluso nelle aspettative qualcuno, mentre dovremmo fare tutto ciò che rientra nel nostro sistema di Valori facendo solo attenzione di non recare danno - vero - agli altri. Il senso di colpa non esiste, non dovrebbe esistere. Noi facciamo ciò sentiamo giusto fare. E basta.
Come non serve e non c'è nulla di cui preoccuparsi. Si può passare tutta la vita a preoccuparsi per ciò che ci riserverà il futuro, soprattutto in questi momenti. Ma non serve, non servirà. Farsi coinvolgere dalle ansie confondendoli con i progetti che uno ha per il proprio futuro non risolve le difficoltà o i problemi, ci rende solo maggiormente inefficienti. Cerco di non concedere tempo alle inquietudini, se non per valutarne le motivazioni. Quando mi sento inquieto, insicuro, scopro che, inconsciamente, cerco maggior sicurezza. Allora provo di reagire agendo in modo diverso, modificando gli schemi con cui mi sono sempre mosso, proprio per allontanarmi dalle sicurezze, da ciò che ho sempre fatto, che conosco. Potrei dire che mi guardo con occhi nuovi e cerco esperienze mai vissute, modifico le abitudini - grandi schiavitù - e mi metto nello spirito di "sentirmi" senza nulla, con le navi bruciate alle mie spalle.
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